Roberto Benigni riceve il
Leone d’Oro alla carriera

Attore, sceneggiatore, regista, Roberto Benigni è molto amato in Italia e all’estero, grazie alle sue interpretazioni e alle sue apparizioni televisive dalle tinte vivaci, talvolta irruenti.
Come attore debutta in teatro nel 1971 con lo spettacolo Il re nudo di Evgenij L’vovič Švarc, ma sarà fondamentale l’incontro con Giuseppe Bertolucci, che scriverà per lui il monologo Cioni Mario di Gaspare fu Giulia.
Come regista, invece, ottiene un grandissimo successo con Non ci resta che piangere, un film del 1984 scritto, diretto e interpretato insieme a Massimo Troisi.
roberto benigniArriva però alla notorietà internazionale nel 1997 con La vita è bella, che riceve tre Oscar: quello per la miglior colonna sonora, quello come miglior film straniero e quello per il miglior attore protagonista.
Dal 2002 ritorna a teatro con alcune letture molto apprezzate della Divina Commedia di Dante e successivamente mette in scena Tutto Dante, che porta in giro per il mondo.
Lo scorso 1° settembre ha ricevuto il Leone d’Oro alla Carriera alla 78esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e il direttore, Alberto Barbera, ha spiegato così la decisione di assegnargli questo riconoscimento: «Sin dai suoi esordi, avvenuti all’insegna di una ventata innovatrice e irrispettosa di regole e tradizioni, Roberto Benigni si è imposto nel panorama dello spettacolo italiano come una figura di riferimento, senza precedenti e senza eguali. Alternando le sue apparizioni su palcoscenici teatrali, set cinematografici e studi televisivi con risultati di volta in volta sorprendenti, si è imposto in tutti in virtù della sua esuberanza e irruenza, della generosità con cui si concede al pubblico e della gioiosità appassionata che costituisce la cifra forse più originale delle sue creazioni. Con ammirevole eclettismo, senza mai rinunciare a essere se stesso, è passato dal vestire i panni dell’attore comico tra i più straordinari della pur ricca galleria di interpreti italiani, a quelli di regista memorabile in grado di realizzare film di enorme impatto popolare, per trasformarsi da ultimo nel più apprezzato interprete e divulgatore della Divina Commedia dantesca. Pochi artisti hanno saputo come lui fondere la sua comicità esplosiva, spesso accompagnata da una satira dissacrante, a mirabili doti d’interprete – al servizio di grandi registi come Federico Fellini, Matteo Garrone e Jim Jarmusch – nonché di avvincente e raffinato esegeta letterario».
(https://www.labiennale.org/)
Non ci resta che dire: complimenti, Roberto!

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