
La trionfale cavalcata dell’Italia agli Europei di Calcio
Il Campionato Europeo di Calcio appena terminato non si è svolto in una singola nazione o due, ma, per la prima volta, in 11 diverse città europee. Per questo è stato definito anche “itinerante”. Originariamente era previsto nell’estate del 2020, ma a causa della pandemia è stato rinviato di dodici mesi. Nonostante ciò, si è deciso di mantenere inalterata la denominazione “UEFA Euro 2020”.
È stata l’Italia a vincere il titolo di Campione d’Europa, per la seconda volta nella sua storia, a 53 anni dal primo trionfo.
Il girone iniziale, composto da Turchia, Svizzera e Galles, oltre che dall’Italia, era stato giudicato accessibile per la nostra nazionale. E infatti le tre partite portano 9 punti, il punteggio pieno. Non solo: oltre a 3 vittorie su 3, la squadra italiana segna in totale 7 gol, subendone 0.
Ma partiamo dall’inizio, dalla partita inaugurale di tutta la competizione: Italia-Turchia, giocata allo Stadio Olimpico di Roma. Dopo un primo tempo con buoni ritmi ma concluso a reti inviolate, gli Azzurri passano in vantaggio nel secondo tempo grazie a un autogol della Turchia, per poi chiudere la pratica con le reti di Immobile e Insigne. 3 a 0 il risultato finale.
Per la seconda partita il calendario ci mette di fronte la Svizzera. Stesso stadio, stesso risultato. Dopo l’inaspettata doppietta del giovane Locatelli, è di nuovo Immobile a siglare la rete del definitivo 3 a 0.
Già matematicamente qualificati ai quarti di finale, l’ultimo ostacolo da superare è il Galles. Stavolta è Pessina a decidere l’incontro − terminato 1 a 0 − e a permettere agli Azzurri di chiudere il girone al primo posto.
Agli ottavi di finale l’Italia affronta l’Austria, che dà filo da torcere ai ragazzi allenati da Roberto Mancini. I tempi regolamentari si concludono sullo 0 a 0 e sono necessari i tempi supplementari. Gli Azzurri si portano prima in vantaggio con Chiesa per poi raddoppiare con un gol di Pessina. Non basta agli austriaci un gol allo scadere: 2 a 1 per noi e siamo ai quarti di finale.
Sul cammino troviamo il Belgio, una delle squadre favorite per la vittoria. Una grande prestazione dell’Italia vale il 2 a 1 in nostro favore, con le firme di Barella e Insigne sui gol.
Eccoci in semifinale. Comunque vada, siamo tra le quattro migliori nazionali europee, e questo è già un ottimo traguardo. Ma la squadra di Mancini, sostenuta da tutto il popolo italiano, ha fame di vittoria.
In semifinale ci aspetta la Spagna. Nonostante la fatica a imporre il nostro gioco, riusciamo ad andare in vantaggio grazie a un gran gol di Chiesa, ma veniamo raggiunti sull’1 a 1 dagli avversari. Il risultato resta invariato fino alla fine e neanche i tempi supplementari bastano. Si va ai rigori e vinciamo noi. Siamo in finale.
A Londra, nello stadio di Wembley, l’Italia gioca contro l’Inghilterra. Ci danno per sconfitti, i giornali dicono Inghilterra, i tifosi inglesi si sentono già campioni, e anche noi italiani, forse anche con un po’ di scaramanzia, diciamo Inghilterra. Le più importanti piazze italiane, comunque, sono tutte tricolori, la gente sotto ai maxischermi è tanta, quella incollata alla tv ancora di più.
Inizia la partita e, dopo appena due minuti, doccia fredda: l’Inghilterra si porta in vantaggio. Riusciamo a pareggiare solo dopo più di un’ora, grazie a Bonucci. La tensione è alta. Ancora una volta, tempi regolamentari e supplementari non bastano, saranno i rigori a decidere.
Alla fine un formidabile Donnarumma, il giovane portiere della nostra nazionale, respinge due rigori calciati dagli inglesi e ci regala il titolo di Campioni. A Wembley, così come nelle case e nelle piazze italiane, esplode la festa. Siamo sul tetto d’Europa!
E pensare che solo pochi anni fa l’Italia mancava la qualificazione al Mondiale di Russia del 2018. Nella notte del 13 novembre del 2017 gli Azzurri sbattevano contro il muro giallo della Svezia, portando a casa un misero 0 a 0, insufficiente per accedere alla fase finale della competizione. Una disfatta sportiva epocale, un flop tecnico e tattico, il punto più basso della storia recente della Nazionale Italiana. Proprio per questo motivo, la vittoria dell’Italia agli Europei di Calcio 2020 è stata definita “Rinascimento Azzurro”.
Articolo di Marco D’Angelo